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La recente risoluzione n. 55 del 25 settembre 2020 edita dall’Agenzia delle Entrate (in Guida al Lavoro n. 41/2020) ci consente di meglio comprendere la posizione, per sommi versi già parzialmente delineata, del riscossore dei tributi in merito al c.d. Welfare Premiale.

A distanza di quasi tre anni dall’ultimo provvedimento, l’Agenzia delle Entrate torna a pronunciarsi in merito alla possibilità aziendale di attribuire un Credito Welfare a beneficio del singolo lavoratore e legato al raggiungimento di indicatori aziendali, di gruppo o individuali definiti da Regolamenti Aziendali. Rispetto ai precedenti orientamenti qualcosa però è cambiato.

Se con la risoluzione n. 904-791/2017 la Direzione Regionale della Lombardia aveva garantito l’esenzione fiscale del Piano Welfare anche nel caso in cui il Credito fosse assegnato a ciascun lavoratore «in ragione del raggiungimento del 100 per cento di un determinato obiettivo individuale precisando che la somma verrebbe proporzionalmente ridotta nell’ipotesi di raggiungimento di un risultato inferiore», con la recente risoluzione 55/ e del 25 settembre 2020 l’Agenzia delle Entrate, pur confermando la possibilità di istituire un Piano Welfare Incentivante collegato all’incremento del fatturato aziendale (seppure con una graduazione dell’erogazione dei benefit in base alla Retribuzione Annuale Lorda), ritiene che non possa dirsi rispettato l’art. 51 del T.U.I.R., allorquando si statuisca una diversa ripartizione del Credito Welfare sulla base delle presenze/assenze dei lavoratori in azienda ovvero una graduazione dello stesso in ragione della valutazione dell’attività lavorativa del dipendente, sia singolarmente considerata che in gruppo, oppure sulla base di valutazioni strettamente connesse alla prestazione lavorativa. Stanti le premesse, c’è da chiedersi quali siano le regole per definire un corretto Piano di Welfare Incentivante, compliant rispetto alla disciplina fiscale e contributiva.

Articolo pubblicato sul numero 44 del 06.11.2020 della Guida al Lavoro, settimanale de Il Sole 24 Ore.  Approfondimento a cura di Paolo Tormen.