L’ordinanza n. 7352/2021 della Suprema Corte risulta interessante per un duplice motivo: da un lato, consente di riconsiderare la costante tematica della solidarietà sussistente tra committente e appaltatore già disciplinata dal D.Lgs. n. 276/2003 e, d’altro, impone all’interprete di comprendere l’intricato rapporto tra il fallimento del datore appaltatore, la giusta tutela dei lavoratori per quanto al TFR (oggetto di garanzia da parte dell’INPS per il tramite del fondo ex L. 297/1982) e la solidarietà del committente.
Articolo pubblicato sul numero 22 del 21 maggio 2021 della Guida al Lavoro, settimanale de Il Sole 24 Ore. Approfondimento a cura di Dario Ceccato e Giovanna Pistore.