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Si parla molto del Fondo Nuove Competenze, istituito dall’art. 88 del d.l. n. 34/2020, volto a finanziare il costo orario retributivo, comprensivo di contribuzione ed oneri assicurativi, per l’espletamento di ore di formazione a favore dei dipendenti delle imprese private. Condizione di accesso al Fondo, come noto, è la stipula di contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da soggetti sindacali rappresentativi, con cui venga rimodulato l’orario di lavoro finalizzandone una parte allo svolgimento di percorsi formativi, a causa di esigenze organizzative e produttive aziendali o per favorire la ricollocazione dei lavoratori.

Diversi sono i provvedimenti applicativi riferiti al fondo in trattazione.

Ai sensi del comma terzo del già citato art. 88, in data 9 ottobre è stato dapprima emanato il Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze (poi pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il 22 ottobre 2020), avente ad oggetto i criteri e la modalità di applicazione della misura e dell’utilizzo delle risorse.

Successivamente, con determina n. 461 del 04 novembre 2020, l’Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) ha emanato, sul proprio sito istituzionale, l’avviso Fondo Nuove Competenze concernente le modalità di accesso al fondo stesso. La stessa agenzia ha diramato diverse FAQ operative, le più risalenti in data 27 novembre, relative alle modalità di trasmissione delle istanze.

Tra queste, problematica risulta la FAQ n. 5, in cui si esclude che l’istanza di contributo possa essere inoltrata anche da aziende interamente o parzialmente partecipate da enti pubblici.

[continua]

Articolo pubblicato sul numero 4 dell’11.12.2020 della Guida al Lavoro, settimanale de Il Sole 24 Ore.  Approfondimento a cura di Dario Ceccato e Giovanna Pistore.